La devastazione continua: via libera alle trivelle Eni per la ricerca di petrolio nei fondali del mare di Taranto

Ok, non so davvero cosa possa mancare all’appello: il Ministero dei Beni Culturali ha dato parere favorevole per la trivellazione dei fondali del mare di Taranto da parte dell’ENI (link alla notizia), che potrà quindi cominciare le sue ricerche di petrolio anche qui. Il tutto a 5 condizioni, le riporto pari pari dalla notizia:

  1. Se durante le ricerche si ritrovano relitti di rilevanza archeologica bisogna sospendere tutto e dare comunicazione alla Soprintendenza;
  2. Eni dovrà dare preventiva e anticipata comunicazione alla Soprintendenza della data d’inizio delle ricerche;
  3. Le opere per il pozzo esplorativo comprensive delle prospezioni archeologiche dovranno essere autorizzate dalla Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio dopo aver sentito le Soprintendenze;
  4. Poichè l’area dei sondaggi è «di particolare valenza culturale e la città di Taranto è altamente simbolica» il ministero «raccomanda il rispetto delle misure di prevenzione e mitigazione indicate negli standard di buona pratica che sono: osservatori a bordo per individuare eventuali cetacei che potrebbero soffrire dall’uso degli strumenti, uso progressivo e graduale delle onde sismiche a bassa intensità, sospensione degli spari in caso di presenza di cetacei, in caso di avvistamento riprendere i lavori trenta minuti dopo l’avvistamento, minimizzazione della propagazione delle onde acustiche, prospezioni da condurre, per cortesia, senza interferire con i periodi di riproduzione dei mammiferi marini;
  5. Tutti i costi sono a carico dell’Eni.

Continuiamo a devastare il territorio, che prima o poi l’unica soluzione sarà veramente eliminare dalle cartine geografice questa città…una bomba, un missile…e passa la paura!!!

CHE SCHIFO!!!

[techtags: Eni, petrolio, inquinamento, Taranto]

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