C’era una volta in un paesino di campagna un mulo che girava sempre intorno a un pozzo, chiedendosi cosa ci fosse sotto. Il dubbio era atroce e lui si dilaniava tutti i giorni alla ricerca di una possibile risposta.
In realtà il pozzo era vuoto ma questo non poteva saperlo il mulo che, un giorno, preso dall’eccessiva curiosità si sporge troppo e cade sul fondo del pozzo.
Si riprende dopo pochi minuti e realizza di essere caduto. Guarda in alto e vede l’apertura del pozzo lontanissima, ma non per questo si demoralizza.
Iniza a chiedere aiuto ragliando : ”hi hooo, hi hoooo”.
La gente del posto udendo quel rumore inizia a spaventarsi. ”Speriamo non sia caduto un bambino!” esclamano in molti.
Guardando bene sul fondo del pozzo si rendono conto che non è un bambino, ma un asino. Gli stessi di prima dicono :”E’ solo un asino! Costerebbe troppa fatica riportarlo su. Lasciamolo li sotto”
E così per giorni l’asino continuò a chiedere aiuto ”hi hoooo, hi hooooo”. Molti non sopportavano più quel suono sinistro e riunito il Gran Consiglio si decide di uccidere l’asino affinche possa smetterla di disturbare tutto il paese. ”Come facciamo a ucciderlo?” chiese qualcuno. ”Buttiamogli giù della terra, fino a sommergerlo completamente!”
Quindi ogni abitante del paese, passando dal pozzo, prendeva un po’ di terra e la buttava giù nel pozzo. E l’asino cosa faceva? Sentendo la terra scivolare giù capì che la gente voleva ucciderlo. Qualche altro asino si sarebbe demoralizzato e abbattuto ma lui no. Ogni volta che gli cadeva un po’ di terra sulla spalla la scrollava e continuava a chiedere aiuto ”hi hoooo, hi hoooo”
L’asino aveva deciso di non morire. Voleva continuare assolutamente a vivere! Quando sentiva la terra cadergli sulla spalla semplicemente la scrollava e continuava a ragliare ‘‘hi hoooo, hi hoooo”.
Passarono delle settimane ma l’asino ancora non moriva. La gente continuava a buttare giù terra ma continuava comunque a sentire il ragliare dell’asino.
Un bel giorno quasi per magia l’asino venne ritrovato fuori dal pozzo. Ogni volta che si scrollava la terra di dosso vi ci saliva sopra e questo lo portava sempre più vicino alla sua meta.
Che morale possiamo trarne? Io dico che quando nel mondo cercano di ucciderci buttandoci addosso della terra noi dobbiamo scrollarla via e salirci sopra. In questo modo potremo raggiungere il nostro obiettivo, che è esattamente quello che desideriamo.
Fonte: La tua crescita
In realtà avrei voluto scrivere altro…ma son troppo nervoso per farlo.
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