…lo si capisce solo poi quanto un nonno è prezioso…
Si, forse è vero, lo si capisce solo poi quanto un nonno o una nonna possono essere preziosi. Ma in famiglia, e non solo, lo avevamo capito prima. Nonno Michele era speciale, diverso. Duro, i ragazzini di oggi lo avrebbero definito all’antica su tante cose, ma era un nonno dai principi chiari, che ha sempre cercato di trasmetterceli in tutte le maniere, in primis quello della famiglia…ma soprattutto era un nonno buono, che portava il sorriso ovunque, che aveva la battuta pronta, specialmente quelle su se stesso. E lo sapevano tutti, anche al di fuori della famiglia: è ancora difficile credere a quanta gente è venuta ieri a casa dei miei nonni, per fargli visita. Il salumiere, il parrucchiere, il gioielliere, il macellaio, il rivenditore d’auto…è come se per un attimo Viale Liguria si fosse fermata, come se si fosse resa conto che fosse venuto a mancare un pezzo importante. Si, perchè Viale Liguria era importante per mio nonno, che ci ha vissuto per oltre 40 anni. Gli piaceva passeggiare e chiacchierare con la gente…e se doveva andare a prendere qualcosa, prima passava da tutti i negozi che trovava per strada. Ed è tra quei negozianti che la voce si è sparsa ancora più velocemente di quanto potessero fare i manifesti funerari…e la sensazione che ho avuto ieri è che la gente stesse dando a mio nonno il giusto riconoscimento per i suoi 85 anni vissuti appieno, in onestà ed amore per gli altri…
Era un nonno tecnologicamente all’avanguardia, il mio. Sempre al passo con i tempi, forse gli è mancato solo il computer, ma avrebbe certamente voluto anche quello…tutto suo nipote, potremmo dire. Incredibile il vuoto che sta lasciando, non avrei mai pensato che potesse essere così…ma mi piace pensarlo sorridente anche lì su, a mangiare un gelato (ne era ghiottissimo) di nuvole e a farne qualcuna delle sue, portando anche lì felicità e sorrisi, la vera cura per i mali di tutto il mondo…
Buona Strada Nonno
Il medico scosse il capo deluso. Il suo paziente non dava segni di miglioramento. Da dieci giorni ormai, l’anziano non reagiva più alle cure. Si era abbandonato sul letto di ospedale e sembrava non avesse più voglia di lottare per la vita. Stanco e rassegnato.
Il giorno dopo, il medico che lo visitava scosse nuovamente il capo. Ma per la sorpresa. Tutti i valori dell’anziano era tornati a posto. Il vecchietto stava seduto, appoggiato ai cuscini e aveva ripreso colore.
"Ma che cosa le è successo?" chiese il medico. "Solo ieri disperavamo per la sua vita. E adesso tutto funziona a meraviglia! Si può sapere che cosa le è capitato?".
Il vecchietto sorrise. Annuì a lungo e disse: "Ha ragione. Qualcosa è capitato, ieri. Ieri è venuto a trovarmi mio nipotino e mi ha detto: Nonno, devi tornare subito a casa: la mia bicicletta si è rotta!".
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2 risposte a “Quando un Nonno se ne va…”